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sabato 5 settembre 2009

Carnet di Marcia - 4 Giorno: Confini ed Educazione



Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. 9Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 15Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. 16Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti". 18Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.


Dio genera Adam, l'umanità, e la riempie del suo Spirito.
Nasciamo così, limitati da un corpo ma con una spinta verso l'infinito che ci è data dal pensiero, dalla fantasia. Come conciliare questi due aspetti? Il corpo è il nostro primo confine. Quale valore dai al tuo corpo? E' la prima cosa per cui vieni giudicato, e su cui fondi il tuo giudizio e il tuo pregiudizio. Crescendo allarghi i confini alla tua casa, al tua quartiere, alla tua città e via via ti dicono di appartenere ad uno Stato. E in questo confine che si allarga infili tutto quello che serve a dare una identità a questo "corpo allargato": una lingua, una religione, un modo di vedere le cose". Ma cosa succede quando qualcuno prova a oltrepassare i tuoi confini, o viceversa vuoi provare a sconfinare nella visione del mondo di un altro? Se non ci sono gli stessi valori di fondo, può scoppiare il caos. Si dovrebbe ragionare così:

Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.
George Bernard Shaw


Ma da quando abbiamo "mangiato del frutto dell'albero", ovvero da quando formiamo una consapevolezza su CHI SIAMO, creiamo una barriera verso l'altro, il nemico.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare

Bertoldt Brecht


In questo nuovo mondo, hai bisogno di confini? Cosa c'è al di fuori di questo mondo che non vuoi fare entrare? Chi ha il diritto di far parte dei "nostri", chi vuoi escludere? Si dice che l'unione faccia la forza, per cui dobbiamo evitare di restare soli nel nostro mondo, perchè rischiamo di essere attaccati su più fronti. Da quali pericoli senti minacciato il tuo mondo? Con chi ti alleeresti per proteggerti dai pericoli più grandi?
Ora ricordati che Matrix è il mondo in cui hai vissuto finora e che ti ha forgiato: ma conosciamo veramente chi siamo, o lo abbiamo appreso da coloro che hanno deciso i confini prima di noi, per farci restare all'interno di uno steccato a pascolare?


Dicono che educare significhi "condurre fuori dall'ignoranza..." ma dove ci conducono i cosiddetti educatori? Chi sono stati i tuoi maestri? Cosa c'era di giusto e di sbagliato nel loro insegnamento? Nel nostro nuovo mondo dobbiamo decidere un sistema che permetta ai bambini di crescere secondo i nostri valori. Pare che i greci siano stati i primi a sviluppare un sistema del genere, forgiando i ragazzi fin dalla tenera età, per trasformarli in cittadini. Sei d'accordo sul fatto che i bambini vadano plasmati e dirottati verso quello che voi ministri avete deciso essere i pilastri del nuovo mondo? E come la mettiamo con la fantasia, quel tendere all'infinito, quella scintilla che se fatta scoccare, brucerebbe il sistema?



L'educazione, allora, aiuta i bambini a conoscere il mondo, o tende ad appiattire la sua fantasia? come pensi di risolvere questo conflitto apparente?

"Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto
non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo" Maria Montessori


Nel vecchio mondo, alcuni signori, consapevoli dell'enorme potere nei confronti dei bambini, hanno provveduto mettere in piedi cose oscene, trasformando dei potenziali uomini in macchine senza facoltà di intendere e volere. Pensa ai regimi totalitari, ma pensa anche al regime mascherato del consumismo. Il sonno della ragione genera mostri
Diceva Pasolini: "prima tragedia: una educazione comune, nel senso più negativo e distruttivo del termine, obbligatoria e sbagliata, spinge tutti nell'arena di avere tutto a tutti i costi. In quest'arena siamo spinti come una strana e cupa armata, in cui qualcuno ha i cannoni e qualcuno ha le spranghe. Ma io dico che in un certo senso tutti sono vittime e tutti sono colpevoli perché tutti sono pronti al gioco del massacro, pur di avere, possedere e distruggere". Vale a dire: che cosa è stato tolto a questi giovani, alla generazione, agli uomini, al punto tale che si stenta a riconoscerli come uomini? È stata tolta la possibilità di riconoscersi in qualunque vincolo e legame non prodotto e non posseduto dall'uomo; questa omologazione, come lui l'ha chiamata, è dovuta al fatto che qualcuno ha messo le mani sull'anima, sul punto stesso in cui un uomo nasce come uomo, sulla sorgente stessa delle azioni, cioè i desideri.

Dunque, l'educazione sembra avere a che fare con questo problema: come guidare i desideri delle persone del tuo mondo? I desideri vanno repressi o soddisfatti? Pensa alla tua esperienza personale...

"E questo desiderio è stato sentito e vissuto come la possibilità di poter avere qualunque cosa: il punto diseducativo che ha distrutto una generazione è stata la presunzione di essere padroni di tutto, della realtà, della vita; Pasolini infatti diceva "c'è un aspetto straordinario di quando si parla di Dio, perché quando si parla di Dio non c'è più il borghese; quando si mette l'uomo di fronte a qualcosa che egli non possiede, che gli pone di fronte il Mistero che lui è, di ciò che la realtà rappresenta, allora in qualche modo lo si libera, lo si aiuta a liberarsi perché quello che l'ha distrutto come uomo è la presunzione di poter governare in qualche modo la realtà, questa dittatura del desiderio, per cui egli si sente padrone di sé, del mondo, di ogni cosa, di averne diritto per il solo fatto che lo desidera."

Uno dei desideri peggiori è quello di voler imparare solo per mettere la propria preparazione in vetrina: non si pensa a quello che sappiamo, ma al suo abbagliante riflesso, ovvero il voto. Il voto diventa il vestito firmato della nostra conoscenza.

"La caratteristica peculiare dell'Università consiste nell'insegnare a studiare. La laurea è solo la prova che si sa studiare, che si sa acquisire formazione da se stessi e che ci si è trovati bene nei percorsi della ricerca scientifica... Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare. Una persona con una laurea è dunque una persona cha sa meglio destreggiarsi nell'oceano della formazione. Ha ricevuto un orientamento. " Maria Montessori

Come struttureresti il sistema educativo nel nuovo mondo? Immaginati una scuola diversa...
Per concludere, sei d'accordo con chi dice che educare significa sempre e comunque ingannare?

"solo un pazzo accetterebbe il compito di diventare un uomo di sapere. Un uomo dalla mente lucida deve essere attirato a farlo con l'inganno.
Qualunque cosa io ti abbia fatto oggi era un trucco" disse bruscamente [don Juan]. "La regola è che un uomo di sapere deve prendere in trappola il suo apprendista. Oggi ti ho preso in trappola e ti ho spinto con l'inganno ad apprendere. Se non fossimo ingannati, non impareremmo mai. [...] L'arte di un benefattore consiste nel portarci al limite. Un benefattore può solo
indicare la strada e ingannare.

D'altronde siamo così pieni di gente che "predica bene e razzola male"... è un inganno necessario?

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