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sabato 8 marzo 2008

Contributo all'emancipazione femminile


Salve a tutti.
In questa data particolare mi preme evidenziare un punto della politica di NO LIFE a favore della emancipazione femminile.
Dopo millenni di evoluzione, la popolazione femminile, e di riflesso quella maschile sono assillate (per motivi diversi) dalla figura del Culo della Donna.
Vi siete mai chiesti il perchè questo organo (consideriamolo tale anche se non lo è) desti le preoccupazioni da un lato, e le eccessive attenzioni dall'altro, dell'intero universo umano?

Sappiamo per certo che la nostra vita inconscia subisce il retaggio di millenni trascorsi. Ogni atteggiamento di tipo morboso deriva sicuramente dal nostro lato animale che per millenni è servito a portare avanti la vita sul pianeta. A cosa serve allora un culo? Perchè attrae? Perchè la donna ne fa fonte di problematiche e attenzione.

Proviamo a fare uno sforzo di immaginazione. In epoche tribali, le adolescenti a meno di patologie particolari, avranno avuto più o meno una stessa fisionomia: non c'erano palestre, playstation, patatine, kinder bueno che potessero generare diverse tipologie di chiappa. Le corse per la sopravvivenza e le altre fatiche dovrebbero aver generato uno standard pressochè simile.

Cosa porta allora la mente umana a considerare una determinata forma come "perfetta" ed un'altra come imperfetta?

Perchè l'uomo è attratto da una forma, tutt'oggi, piuttosto che da una massa burrosa e informe, sproporzionata?

La donna primitiva sarebbe diventata un culo di seconda mano esclusivamente dopo il parto. I fianchi si modificano a causa della nascita di una nuova vita.

L'uomo pertanto tende a sciegliere per la diffusione della specie un corpo ancora vergine di procreazione, ed uno dei segnali parrebbe proprio provenire dalla forma del deretano, bollino di garanzia.
A questo pensiero è legata anche la necessità di trovare il contenitore migliore degno di ospitare il primogenito, il seme della propria discendenza. Ideologia di potenza e sovranità copre semplicemente la volontà di vivere che serpeggia sulla terra.

Siamo ancora vittime di questa idea dettata dall'istinto di conservazione e diffusione della specie. Pertanto è ora di liberarci di questo orpello ancestrale.

Giudicare la femminilità ancora dal culo è sintomo di pensiero primitivo vittima della dipendenza dall'istinto di procreazione.

Se come Zeus, le donne partorissero dalla testa, forse a quest'ora la pubblicità di Roberta mostrerebbe cervelli.

Liberiamo la mente da questa schiavitù. Liberiamo l'immagine della donna dall'istinto di sopravvivenza.

O meglio, superiamo questa visione integrandola con quella di una donna sprone alla conoscenza e all'esperienza. Eviriamo il cervello dalla bassa considerazione dell'uomo come semplice corpo atto alla riproduzione della specie.

Naturalmente l'augurio è rivolto anche le donne perchè si liberano di questo complesso millenario.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io preferisco le tette

PiX ha detto...

non sono d'accordo con anonimo.... cmq l'ho sempre detto: sei un genio, barzo....

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