Il 25 aprile non è di proprietà degli intellettuali di sinistra.
La liberazione è un flusso continuo.
La liberazione è un ricordo ma anche una ricerca.
La liberazione non è solo bella ciao e Avanti popolo, è anche Born in the USA.
La ricorrenza è statica, vogliamo movimento.
La libertà va ricercata incessantemente, è qui, è fra di voi: il fascismo non è morto con il duce.
Il fascismo è dentro di te che passi col Suv in pieno centro,
è dentro di te che lasci cacare il tuo cane a sproposito,
è dentro di te che chiudi occhi e orecchie,
è dentro di te che lotti per i tuoi interessi (più iva)
è dentro di te che sei servo delle aziende e zerbino della cravatta.
Il fascismo è dentro di te che vai in giro con le mutande con il nome di un tizio stampato sopra, che pensi che lo stile vada in direzione ostinata e contraria all'intelletto.
Il fascismo è dentro di te che non compri un cd, è dentro di te che sei bulimico di mp3.
Il fascismo è dentro di te che vedi solo Desica o solo Moretti.
Apri la porta della percezione e sentirai la libertà scorrerti addosso.
2 commenti:
Credo che nessuno abbia sostenuto l'esclusività del 25 aprile come festa rigorosamente di sinistra...Forse, più che altro, c'è stata una parte politica (e temo ci sia ancora...) che non si è mai riconosciuta nei principi antifascisti...Per il resto sono d'accordo su tutto: spore di fascismo esistono e resistono anche in chi si crede totalmente immune. La Liberazione dovremmo farla 365/366 giorni l'anno...
Buona settimana!
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