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sabato 9 ottobre 2010

Boro Vox e il trionfo del rock borghese

E adesso venitemi a parlare male di Elvis e del suo manierismo Kitsch.

PREMESSA

Il successo di un gruppo musicalmente mediocre si ottiene facendo leva sull'ego smisurato del frontman, e gettando in faccia al pubblico lustrini e tutto quello che ha bisogno di sentirsi dire (ciao roma, grazie roma, viva il papa, siete magnifici, pensiamo alla fame nel mondo); più che un concerto, questa è un omelia.

Premettendo che a Caval Donato non si dovrebbe guardare in bocca, mi prendo l'equino e gli faccio l'ortopanoramica.

Oggetto: concerto degli U2

PALCOSCENICO

Un palco simile già mette soggezione a chi è abituato al classico tettatttet con l'artista. A che serve girare per 360 gradi, tanto l'acustica fa cagare dal vivo. A che serve una pista in cui gli artisti girovagano senza cavi... il Cavo che si intreccia è l'essenza del rock! il cavo che si sfila, l'ampli che parte e si sfonda... il rock è il rutto imperfetto della tecnologia.



Il gruppo deve suonare insieme sul palco, non deve andare incontro al pubblico, il gruppo rock SPUTA sul pubblico, al massimo.

BORO VOX

C'era una volta una cantante di un gruppetto new wave niente male. Poi le idee si esauricono in maniera inversamente proporzionale alla crescita dell'Ego.

Boro Vox sul palco sembra un Vasco magro, più coatto di Totti. La voce c'è, il suono pure, ma tutto si fonde alle basi musicali preimpostate... non c'è più il rock genuino puro e sporco.

I BORGHESI al LUNA PARK


EEEhhh ma gli U2 aohh guarda che scena, che luci, che spettacolo.
Il concerto rock non è un luna park. Più luci più distrazione dall'essenza, la musica. Il gran missilone infilato nel culo di un ragno alieno sono la struttura di un palco fantascientifico, con un megamega schermo a proiettare immagini cosìcchè anche lo sfigato a 200 mt riesca a vedere cosa succede sul palco.

Ma allora stavo a casa a vedermi un DVD, che fra l'altro l'audio sarebbe stato migliore.

EHhh ma tu sempre a criticare!!

Eh tu cazzo vuoi: applaudi, pubblicomedio degli u2!

Ai bei tempi si andava il concerto in jeans e magliettaccia, massimo una felpa sulle spalle, poi lo zainetto se vieni da fuori.

No, il pubblicomedio degli u2 è formato da questi tizi in camicia e gilet, camicia e maglioncino, CAMICIA!? o da queste tizie appena uscite dal beauty farm, che non vedono l'ora di accendere l'acciarino intonando ONE, queste trentenni-quarantenni che non si sono mai sporcate di fango, per non rovinare la messa in piega.

E poi l'Italia ama ama ama l'irlanda, ama l'africa, però i rumeni un po' sul cazzo mi stanno eh! E lasciamo sta gli zingari.. a meno che Boro Vox non mi obblighi ad amarli, allora in quel caso ci posso fa' un pensiero.

BORO VOX E L'OSTENTAZIONE DEI SENTIMENTI

Boro e il suo pubblicomedio sono la nuova borghesia, riassumibile nei versi del sommo (versi chef fanno il verso):

"Tonight we pray for Aung San Suu Kyi... and tomorrow we'll walk on Nike shoes and Sabot"

SI MA TUTTO QUESTO...


Il missile gigante sodomizza il ragno alieno

Il palcogigante, le preghiere per la birmania, le candele di amnesty, lo sbandieramento dei buoni sentimenti a metà prezzo, gli applausi per un negrone che ci invita ad essere uno, il megamegaschermo, il palco rotante, le gigioneggiate degli artisti che girovagano, il missileinculo del ragnone alieno...
TUTTO QUESTO COSA C'ENTRA CON IL ROCK&ROLL?

4 commenti:

Luigi ha detto...

Molte delle cose che dici le condivido e le penso già da molto tempo (molto molto prima del ragno gigante). Preso dalla foga per il "tradimento del rock" perpetrato dagli U2, però, tralasci una cosa importantissima: ciò che significa stare sotto il ragno per uno che segue gli U2 dai tempi di The Joshua Tree. Per le persone come me, poco importano il "pippotto" politico/solidale, la scenografia ipertecnologica e quant'altro sia tristemente "pop". Per quelli come me, l'importante è stare lì a due passi dagli artisti che mi hanno accompagnato per quasi tutta la mia esistenza e cantare con loro le canzoni che mi riportano alla mente eventi della vita che è stata. Quando avrai il piacere di cantare I Still Haven't Found (What I'm Looking For) a Croke Park, assieme ad altre 70.000 persone, con gli U2 commossi che contemplano il pubblico in religioso silenzio, allora capirai cosa intendo...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

ti ricordi cosa si diceva in trainspotting?

la musica sta cambiando, le droghe stanno cambiando ecc...

nuova era...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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