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martedì 30 settembre 2008

SENSO DI COLPA

"Ariel Shapiro assiste a teatro alla Maria Stuarda. La vicenda diventa sempre più tragica e lui si mette a piangere. Alla fine però dice: - Signore delle schiere, cosa sto mai facendo? Io non la conosco, lei non mi conosce. Perchè dunque prendersela tanto?"

Data questa premessa particolare, aggiungiamo questa premessa generale: non possiamo conoscere veramente nessuno in profondità, a meno che non siamo così presuntuosi, come vorrebbe la mente borghese, da pensare il contrario. La conclusione rimane la stessa: Perchè, dunque, prendersela tanto, e farci affliggere dai sensi di colpa?

Ci dovremmo sentire legati, per motivi a me oscuri, a chi ci ha dato la vita. Dio, la Famiglia, la Patria. Se non erro questi tre punti cardinali rientravano in degli slogan di movimenti che la cosiddetta borghesia aveva assunto a protettori dello stato sociale. Bene, così è per la mente borghese (ripeto: non è uno stato mentale SOLO della borghesia, ma di ogni essere umano non libero).
Ringrazio tutti voi per avermi dato la vita, o almeno così mi dicono, e per avermi ospitato in questo determinato territorio. Ma per un giro di roulette diverso, sarei potuto nascere altrove, o magari non nascere affatto. Beh, perchè dovrei sentirmi in dovere verso determinati persone, luoghi, divinità? Ribadisco il mio massimo rispetto, che mai mancherà per carità, ma da qui a dover legare le mie emozioni e stati d'animo a questa trimurti borghese, beh non è mia consuetudine. 
Certo l'avermi strappato in più occasioni dalla morte, può farvi sentire in dovere di esercitare dei diritti nei miei confronti, e di segnare il comportamento futuro. Ma vi ripeto che ogni comportamento di distacco non è affatto una mancanza di rispetto, ma è solo una vostra impressione dovuta al fatto che vi sta sfuggendo una creatura dal controllo. 
Quanto ci sentiamo onnipotenti nel vedere una persona che ci dimostra affetto. Quanto ci sentiamo frustrati quando la stessa persona si gira e si volta e preferisce altro. Basta scindere questo legame magnetico, e anche le energie negative andranno a sfumare. E ci libereremo per sempre da eventuali sentimenti di impotenze e successivi sensi di colpa nei confronti di chi vuol farci sentire sotto il suo controllo.

Il bambino nasce e cresce i primi mesi necessariamente grazie al suo legame con la madre. Poi, il legame cessa ma rimane quello con la mente, la quale genera nuove madri: Dio, Patria, Famiglia. Uccidendo la mente borghese, ci liberiamo del pesante fardello.
Continuando a dormire, invece, diventiamo servi ciechi di queste matrigne fiabesche. Ah, non sto affatto manifestando a favore di ateismo, anarchia (beh forse in un certo senso sì) e ribellione. Sto cercando di liberare la testa da queste tre idee morbose che generano fanatismi. 
Se invece di rompere il legame con questo cerbero terrestre, diventiamo succubi del senso di colpa, ne resteremo naturalmente legati con un soffocante cordone ombelicale: se a Dio, diventiamo ipocriti farisei, se alla Patria, conservatori fascisti, se alla Famiglia, mafiosi. Ognuna di queste tre teste, poi, è legata ad altre strutture anch'esse fonte di prigionia mentale.

Dagli stadi ai cortei, dalle tv alle piazze ai campi di gioco: credendoci presuntuosamente detentori della verità e difensori della vera e unica Matrigna, procederemo allo scontro e alla lotta lupo contro lupo.

Se, piuttosto, ci rendiamo conto che ciò in cui credo è legittimo, ma apparente e parziale, possiamo ritener valido anche tutto il resto interpretato oppostamente da un eventuale avversario. Se cioè, ci liberiamo del fardello di essere legati a una ragione, sospendendo ogni giudizio di immagine legato a noi e agli altri, saremo liberi di vivere senza radici dannose.

Zac! Abbiamo liberato la mente dal senso di colpa, ora procediamo a tagliare via la presunzione

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