Il Natale quanno ariva ariva

Volevo ricordare a tutti 
che Domani è Natale
e fare agli auguri a chi passa la vigilia al centro commerciale
bestemmiando;
e anche alle cassiere
belle o brutte che siano
col trucco al viso che sa di lavoro forzato
dalle 5 di mattina;
e anche a tutti i datori di lavoro
beati loro
con la scusa del regalo aziendale
sanno farti sentire tutto il gusto
del Natale
mentre la busta paga resta uguale;
e anche a tutti i bimbi
dell'africa innanzitutto
perchè sennò pare brutto dimenticarseli
almeno il giorno di Natale
poi tutto l'anno resta uguale;
e ai miei colleghi che non sono colleghi
senza cravatte e divise
a chi fra poco combatterà coi pannolini
e a chi continua a combattere 
contro una busta paga
che non sale, no non sale
ma chi ci pensa più, è natale;
e a tutti i rocker con le mani in tasca
a tutto ciò che è commerciale
coi canini immersi nello spirito del Natale;
e alla donna più banale
la riconosci dal pantalone
liscio liscio e finofino drento o stivale
che arriva alla messa di Natale
imbacuccata come un'orinale a festa;
e a Totti a del piero e a Nesta,
dicono che l'ultimo stia male
il primo peggio me sento
il secondo, il più banale con miss italia s'è desta;
e poi a Pasolini che non c'è più
e forse non c'è mai stato, come questo paese
no, non è mai stato ma è sempre in divenire
e presto detto è diventato
il rifugio del vile soldo al soldo delle banche,
delle panche da palestra
dei tronisti che fanno festa pure loro
ma senza decoro;
e auguri pure ai metrosessuali
ai transessuali e ai nosessuali
come me, come te
come Dio che non c'è più nella stalla 
di questo stivale
che anche a Natale
puzza di zolfo subliminale.