-Il testo è tratto da Giorgio Porcelli; il corsivo e le immagini sono mie riflessioni -
Dal momento in cui Piero della Francesca, durante il Rinascimento, teorizzò in pittura la prospettiva, un agghiacciante delirio di onnipotenza si impadronì del pensiero occidentale. La prospettiva infatti può essere colta pienamente dallo sguardo solo se colui che osserva occupa un posto preciso nello spazio reale. In quel punto però può collocarsi un unico individuo per volta. Nei secoli seguenti la storia che conosciamo, illustra le lotte incessanti per il potere ossia per l'occupazione del locus di osservazione privilegiato.
Durante l'Illuminismo, alle radici della modernità, Jeremy Bentham in alcune sue lettere, scritte dalla Russia ad un amico, incarnò in un progetto architettonico preciso la teorizzazione pittorica rinascimentale. Lo chiamò il pan-opticon, un edificio che prevede al proprio interno, nel suo centro, una torre di osservazione. Il funzionario, il guardiano che la occupa, può , tramite un ingegnoso gioco di luce e controluce, controllare lo spazio circolare circostante senza essere visto da coloro che vivono nei diversi livelli di celle. Egli è l'Uno che tutti osserva. L'applicazione evidente del progetto era rivolta alla costruzione di prigioni, ospedali e manicomi. Bentham non era pienamente consapevole della portata della sua invenzione. In quel momento pensava di migliorare, con un'organizzazione razionale dello spazio, le condizioni di vita di quell'umanità abbruttita che esisteva in luoghi di reclusione sub-umani.
John Lock aka Jeremy Bentham sarà colui che controllerà i destini di tutti i personaggi di Lost?
L'alleanza tra il potere e le tecniche di controllo e manipolazione tentarono incessantemente di ricreare le condizioni del panopticon. La modernità è anche la storia tragica dei totalitarismi che realizzarono il dominio attraverso la prerogativa di osservare, non visti, i più reconditi anfratti delle vite dei governati. Tecnologie sempre più sofisticate semplificarono un tale delirio di onnipotenza. I contorni del panopticon con il passare del tempo cominciarono a sfumare la propria consistenza architettonica per evaporare negli ambiti della realtà virtuale dei mass-media. La costruzione e la diffusione dei messaggi da parte di centri attivati di potere, propone quotidianamente a ciascuno di noi delle chiavi interpretative della realtà che ci circonda. Non vere, sostanzialmente verosimili, sempre funzionali a chi occupa la torre di controllo del panopticon virtuale.
L'occhio di Sauron, il male tirannico che tutto vede.
L'occhio di Hal 9000, il computer di bordo in Odissea nello Spazio, che ha in mano le sorti dell'equipaggio. Finchè l'essere umano non si libera di lui. Eppur si muore...
L'occhio del Grande Fratello Orwelliano.
Tuttavia le stesse tecnologie, specialmente dopo l'avvento di internet, hanno reso attuale un grado di interattività finora inconcepibile. Nello stesso tempo la possibilità di incrociare i dati informatici provenienti da più banche dati, pare realizzare una volta per tutte l'incubo orwelliano del Grande Fratello. L'illusione di un controllo sociale illimitato, dato il contesto descritto, funziona solo se i soggetti vengono mantenuti nei sogni oppiacei di un limbo di inconsapevolezza permanente.
Rendere consapevoli tutti dei meccanismi manipolatori può oggi come non mai invertire dal suo interno il progetto di Bentham. Cosa avverrebbe se, cambiando il gioco delle luci, all'improvviso il guardiano che occupa la torre centrale di osservazione, si trovasse al centro degli sguardi di coloro che occupano le celle? Il panopticon da luogo in cui uno sorveglia tutti si convertirebbe nello spazio in cui, insieme, si vede (syn-opticon) e controlla consapevolmente l'operare di chi produce le mappe cognitive con cui leggere la realtà che ci circonda.
Il percorso che dall'inconsapevolezza porta alla consapevolezza, è la metamorfosi che è capace di fare del panopticon un synopticon.
Ogni immagine prodotta dai media è determinata e controllata dal panopticon, che spinge l'uomo al consumo, a una certa visione del mondo, al rinchiudersi nella paura e nella borghesia, a sfuggire la terra, a sbarrarsi nella penombra del lavoro inteso come fiore all'occhiello dello sviluppo della personalità e sinonimo di successo. Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo!
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
La vita è più importante del cibo e il corpo più del vestito e dopo tutto tanta ansia sterile non giova a prolungare di un solo giorno la propria esistenza.
Non una fiducia passiva, né disprezzo delle esigenze anche materiali, ma l'invito a non perdere lo scopo della vita.
"Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro? E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? E intorno al vestire, perché siete con ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Or se Iddio riveste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede?"
Il Panopticon vuole vestirti, vuole nutrirti, vuole mandarti a lavoro, vuole farti consumare. Non serve a nulla. Qualcun altro pensa a te, se solo farai la tua volontà, e non quella dell'Occhio che guarda.
1 commento:
bravo!!
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