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venerdì 12 giugno 2009

Favola Antica

"10-7-2007: L'inizio di una favola! Ciao Amore!"
-via Virgilio Ramperti - Casal Bruciato -

Beh, mi piace pignoleggiare su questa frase. Da quanto abbiamo dimostrato finora (mi dò un tono con questo plurale accademico), girando e rigirando ogni favola inizia con una situazione di stasi che viene interrotta da un ostacolo da superare. E la fine invece è il classico "felici e contenti".
Orbene: non è forse più opportuno scrivere alla propria innamorata "LA FINE DI UNA FAVOLA!" dato che è lì che si manifesta finalmente il raggiungimento della felicità. A meno che inconsciamente già sappiamo, nello scrivere certe frasi, che si stiamo impelagando in una tortuosa vicenda.

Ma torniamo a noi. Ci siamo imbattuti nel regno dell'inconscio, dove abbiamo incontrato il buio, la morte e tutti gli annessi e connessi come ad esempio un maniero oscuro. Per uscire da questa situazione ci vengono in soccorso animali di bassa lega che vanno eliminati, protetti, aiutati, e personaggi strani da salvare, uccidere, curare. Gli aiutanti magici nel bene (amici) o nel male (benchè visto come ostacolo, il suo superamento è sempre portatore di novità e di aumento di consapevolezza), ci lasciano in dono qualche oggetto anch'esso magico: una fiala, una chiave, un bastone...

Animali e oggetti vengono dotati dalla nostra psiche di una energia, di sentimenti: vi proiettiamo il nostro mondo interiore pullulante di emozioni a briglia sciolta quasi fossimo un volubile e contorto vaso di Pandora pronto a liberarsi del fardello nascosto dentro.

Una volta decontestualizzate e poste tali emozioni nella realtà che ci circonda, siamo in grado di affrontarle come se ci fossero estranee. Animismo, esatto.
Accettiamo questo patto universale unendo determinate emozioni in un qualcosa che possa rappresentarle, in quanto evidentemente una volta tale oggetto-animale ci ha provocato quella determinata emozione: Sym-bolum, unire insieme (che è il contrario di Dia-bolum, dividere).
Un lupo ci provoca paura e morte, e diventa simbolo di istinti negativi, e magari avendolo visto copulare (o colupare?) in un modo particolare diventa il rappresentante di una sessualità carnivora, predatrice, spaventosa.
Oppure lo abbiamo visto ululare alla luna e ci ha offerto un'immagine sacra, quasi comunicasse al cielo e al satellite dei poeti le nostre angosce in attesa di un battesimo di luce.
Dualità in questo, anche nella visione simbolica degli elementi. Pluralità in certi casi.

Compiti x casa: cosa vi fanno venire in mente

Maiale
Ape
Cavallo
Bue
Asino
Scudo crociato
Bacchetta
Scarpe
Nave
Acqua di vita
Colomba
Conchiglia

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Tricarico - Solo per te

Amo l’acqua perché non mi ha mai chiesto niente
Amo agosto perché non mi ha mai chiesto niente
Amo la paglia perché non mi ha mai chiesto niente
Amo la roccia perché non mi ha mai chiesto niente
Il giglio perché non mi ha mai chiesto niente
Amo il coniglio perché non mi ha mai chiesto niente
Il fuoco perché non mi ha mai chiesto niente
Il vento perché non mi ha mai chiesto niente
Amo il rubino perché non mi ha mai chiesto niente

Amo il cotone perché non mi ha mai chiesto niente
Amo il gatto perché non mi ha mai chiesto niente
Amo le alghe perché non mi hanno mai chiesto niente
Amo la terra perché non mi ha mai chiesto niente
I fili d’erba perché non mi hanno mai chiesto niente
Il pesciolino perché non mi ha mai chiesto niente
Amo il pane perché non mi ha mai chiesto niente
(amo) gli alberi perché non mi ha mai chiesto niente

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Maiale: uguaglianza...

Ape: lavoro

Cavallo: chiusura mentale

Bue: servitù

Asino: compagnia

Scudo crociato: VENDETTA

Bacchetta: Silvan :D

Scarpe: supporto per piedi

Nave: mare

Acqua di vita: alchimia

Colomba: bauli :D

Conchiglia: armonia musicale


p.s. stupenda la canzone

PiX ha detto...

maiale: Me
ape: rottura de maroni
cavallo: potenza
bue: servitù
asino: caparbietà (come dote)
scudo crociato: oscurantismo, divieto
bacchetta: scuola
scarpe: Husein Bolt (non so se si scriva così)
nave: onda
colomba: figa
conchiglia: chissà che ce sta dentro....

Mò però ce dici che vordì!!

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