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mercoledì 14 ottobre 2009

Il Giovane Holden e le anatre sul lago


Bella Holden!

Pensavo a te e alla scuola, pensavo a come sia strano che non ti mettano fra i libri necessari, quelli che all'inizio dell'anno trovi nell'elenco degli acquisti da fare, in quel librettino che si affannano a consegnarti all'entrata il primo giorno di scuola, che poi passi la mattinata lì con l'evidenziatore a cercarti la sezione e a scoprire le novità che ti verranno incontro. Letteratura, il massimo cui puoi anelare è la Divina Commedia, Manzoni o qualche alto rosacrocianomassone deciso dall'intelighenzia borghese-sabauda che ci domina da 150 anni.

Prof, neanche quest'anno c'è Salinger fra gli autori, e che gusto c'è a girare per i banchi di lungotevere Oberdan, sa noi studenti da 4 soldi non possiamo mica permetterci tutti gli anni libri nuovi, per fortuna dalle classi più grandi oltre al senso di inferiorità ci lasciano acquistare i loro libri vecchi. Che sensazione assurda, poter scendere nelle classi più in basso e guadagnarsi così i primi soldi puliti, contrattando i prezzi, cento lire in meno per ogni orecchia sulle pagine o sottolineatura di matita.

Che poi la gente passava i primi giorni a ripulire quei libri dai segni di matita, ossessionati dalla perfezione e dall'immacolata concezione di dover reimparare tutto da capo. Coglioni! Hai già tutto sottolineato, studia direttamente quello tanto il prof era lo stesso per entrambi, lo sai che sono contenti se gli dici sempre le stesse luride cose.

Ecco perchè Holden non lo troverai mai nella lista dei libri da acquistare, fra un manuale di fisica II e il Purgatorio di Bosco-Reggio. Perchè non puoi leggere un libro che ha ossessionato ben tre attentatori di presidenti Usa.

Perchè Holden è un attentato all'istituzione scolastica. Perchè la scuola è un attentato alla tua adolescenza. Perchè la scuola ti fa crescere vittima del giudizio, ma che giudizio poi? La scuola è il per-dente del giudizio, ti moltiplica il dolore della crescita di quell'incisivo modo di essere che è la tua personalità in espansione.

Un giudizio ti regala la scuola, grazie, potevo farne a meno, un continuo giudicare ed essere giudicato e condannato a morte per delle cose, così superficiali come l'acqua increspata di un lago a Central Park. Cosa c'è di più anacronistico di una natura compressa nella metropoli? Forse una personalità compressa dal dover essere giudicati da chi non ha nulla a che spartire con te, come uno scoiattolo con l'ascensore d'un grattacielo: tanto lui sale sugli alberi, cosa se ne fa di un ascensore che naviga sornione lungo centinaia di piani, accompagnato da quelle musichette irritanti o dalle voci elettroniche sprigionate da misteriosi altoparlanti...

Ecco Holden perchè fuggivi quella notte per la città in cerca di anatre. La scuola regina delle nevi ha soffiato il vento gelido del giudizio, e la tua libertà, anatra sperduta e disorientata, vagava in cerca di un nuovo corso d'acqua in cui ammollare le zampe palmate, e ti sei potuto fermare solo quando la migrazione poteva finalmente cessare.

Il tepore ti ha attirato, il calore di casa, di quella sorella troppo intelligente per poterti seguire in una folle avventura, e il ricordo di quella morte precoce di tuo fratello. E' difficile oggi per un'anatra trovare un punto d'appoggio, quando i laghi del sentimento sono ghiacciati dal folle pregiudizio di dover apparire come qui tizi dell'Ivy League tutti imbellettati e blasonati. L'unico rifugio è una casa di legno, ma basta aprire gli occhi, e immaginarsi comunque quel camino che può far scaldare lo stesso mentre fuori c'è ancora neve.

Ecco, questo libro è adatto per chi ancora non ha un obiettivo legittimato da qualcuno nella vita, e ancor più per chi ha deciso di fare proprio l'obiettivo di parare i ragazzi che stanno buttandosi di sotto dal precipizio del campo di segale.

« Gin a body meet a body
Coming thro' the rye,
Gin a body kiss a body
Need a body cry? »

1 commento:

PiX ha detto...

Amvedi che roba l'oratoria, m'hai fatto venì voglia di leggerlo... Me ne vado con un verso che mi pare azzeccato "8e30: tutti in piedi/ Il presidente la croce il professore/ che ti legge sempre la stessa storia/ nello stesso modo con lo stesso libro con le stesse parole/ da quarant'anni di onesta professione/ Ma le domande non hanno mai avuto una risposta chiara..../

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